domenica 28 febbraio 2010

Intervista ad Emilia Baldasso

Moglie di Piero Barbon Pedrina, nata nel 1911 a Visnadello (TV) e residente a Spresiano.

All'intervista - registrata il 26 aprile 1994 - è presente anche il figlio. 



Nastro 1994/5  -  Lato B                    
Mi ricordo quante bombe! quante granate! Si era al fronte e dietro (casa nostra) c'erano tante di quelle granate e soldati di tutti i colori, francesi, inglesi, scozzesi...
00:54 Noi potevamo vedere tutti quelli che andavano su al fronte, a piedi, poareti, con lo zaino, coi scarpon, bron, bron, bron, e si avviavano, andavano su al fronte, in direzione del Ponte della Priula e noi tutti ragazzini che si correva fuori a vedere, tutti questi plotoni di soldati che andavano su, e dopo venivano giù, perché dietro casa mia c'era un deposito di cavalli e di tutto. C'erano soldati di tutte le razze, perfino gli scozzesi con le cotoéte (gonnelline), e tutti a piedi si dirigevano al fronte e ... mia madre diceva ... "i sona a baga... i sona a baga... " (suonano la cornamusa) e sentisse che musiche facevano! Andavano al fronte suonando! E suonavano bene. 
Interviene il figlio - Ma quando tornavano dal fronte non tornavano più con la banda, e neppure tanto contenti, perché molti vi erano rimasti.
02:46 Dietro casa mia c'era il deposito di cavalli e noi bambini andavamo a prendere le gallette, le carrube e ce le mangiavamo contenti; c'erano tanti di quei sacchi là!
Abitavamo dove ora c'è la fabbrichetta E 41 - lungo la statale - dove all'epoca nei pressi c'era un mulino e una fabbrica di paste (pastificio), prima della guerra del '18. Poi il deposito dei militari e c'era di tutto (proiettili, granate...), durante la guerra. Eravamo ai confini tra Visnadello e Spresiano lungo via Nazionale, in località Borgo Rosini (mi sembra).
Per entrare nel deposito dei militari c'era una stradina... e quando siamo venuti a casa (dal profugato) gli artificieri hanno messo una bomba a fianco all'altra e le hanno fatte esplodere. E noi tutti chiusi in una stanza; erano le bombe rimaste inesplose.
La nostra casa era molto vecchia (ha 200 e più anni e non può essere abbattuta) ... durante la guerra si è salvata anche se ha preso una granata ... si trova vicino alla Piavesella appena dentro la strada grande... a circa 4-5 km dal fronte.
06:01 Verso febbraio (1918) sono venuti dei militari a dirci che bisognava sgomberare, e siamo stati caricati tutti su un camion.
Eravamo una famiglia di dodici persone: padre madre e 10 figli più un'altra zia che abitava sulla stessa casa e aveva 8 figli. Fagòt e fagotín, siamo stati caricati tutti...  e quando ormai il camion stracarico si era avviato sulla nazionale (a fianco di casa mia passa la Piavesella) mia madre ha gridato all'autista: "el ferme el ferme, che o assà a toséta su a cunéta" (si fermi, si fermi, che ho lasciato la bambina sulla culla); era la figlia ultima nata, di un mese. Andò a prenderla e poi il camion è ripartito fino a San Martin de Overi (San Martino di Lupari).
07:27 Là ci siamo fermati per 6-7 mesi, fino alla fine della guerra ... e siamo ritornati a casa verso novembre del '18. La nostra casa è a circa 4 km dal fronte. 
08:34 Abbiamo trovato la Piavesella secca, senza acqua e mio padre doveva andare in giro a trovare l'acqua con la botte.
Perché noi bevevano l'acqua della Piavesella, prima della guerra... non ne avevamo dell'altra a disposizione... "nati e cressui, caro, senza ndàr dai dotori...!" sempre acqua della Piavesella, ma non c'erano mica tutte le fabbriche che ci sono adesso...
[Ricorda il figlio: i nonni avevano un secchio di rame, l'appendevano alla sera pieno dell'acqua torbida della Piavesella: alla mattina l'acqua era decantata e la bevevano].
09:38 Mio papà andava a cercare l'acqua su qualche pozzo, in giro, dove la trovava
A San Martino dei Lupari mangiavamo col sussidio... e poi là vicino c'erano i francesi e andavamo a mangiare il riso con loro: riso con lo zucchero!
10:11 Ci avevano messo in un gran palazzo, con una gran sala al centro; sulle camere erano state sistemate la mamma e la zia con i rispettivi figli...
In tutto avevano sistemato otto famiglie della nostra zona, sulle stanze ma anche sulle stalle. 
Sono partiti vari camion, da Visnadello ... La villa dove ci hanno portato era poco prima del centro di S. Martino e si trovava vicino alla strada, e dopo vi hanno fatto anche le scuole.
11:11 Come vi trovavate, voi profughi?
Ci davano il sussidio e ci si arrangiava... io andavo a scuola là, vicino al palazzo.
Là c'erano i francesi e dopo loro sono partiti e non ne sono venuti di altre razze.
Mentre prima di partir profuga, sulla casa nostra ce n'erano di tutte le razze.
Bombardavano, buttavano le granate e ... aspetti... passavano i dirigibili, e vedevo tutto un palloncino, così ... non erano tanto alti.  
                                                                           

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