sabato 17 aprile 2010

Intervista a Geminiano Pizzoni

Nato nel 1905 a Borgo di Sopra di Orsària (Premariacco, UD). Residente a Orsària.

Nastro 1998/17 - Lato A                           15 ottobre 1998

Sono stato uno dei primi a farmi la patente, anche se adesso non mi fido più di correre in auto ... ma la mia patente sarebbe valida fino al 1.1.1999.
Nel '35 ero in Africa e là mi trovavo anche al tempo della Seconda guerra.
Io del 1911 mi ricordo che anche quelli di Orsaria sono andati in Libia; i primi militari che io ho visto sono arrivati qua per andare in Libia nel 1911.

Nel 1915 mi ricordo come adesso che andavo a prendere col carretto e col cavallo.
Mi ricordo il giorno in cui è iniziata la guerra. Sono venuti militari che erano in tutte le case, io abitavo poco lontano da qua, sempre a Orsaria ma in Borgo di Sotto ... per andare a Cerneglons. In casa nostra, nelle stanze, nel granaio ... pieni di militari!

Nastro 1998/17 - Lato B

Mio padrino mi mandava a vendere i giornali a questi soldati, soprattutto il Gazzettino, perché allora non c'era nessuno che vendeva i giornali ... e anche le sigarette. Robe da non credere quanti militari che c'erano, dappertutto ... migliaia e migliaia...
Più che della ritirata io mi ricordo della guerra, quando è cominciata...
Io mi ricordo proprio di quel giorno in cui è cominciata la guerra, il 24 maggio 1915 e sono andato in una casa dove c'erano già dei militari ... perché lo Judrio che era il confine di allora, si trovava a pochi km...
Della ritirata di Caporetto ormai mi sono dimenticato. ( ... )
Venivano in riposo dal fronte, a casa nostra, tutti sporchi, mi ricordo, e stavano qua 15-20 giorni e cambiavano vestiti, si lavavano e poi tornavano via. I vestiti li lavavano loro, sul Natisone. Stavano qua a Orsaria di riposo e poi ritornavano in prima linea. Io ero sempre con loro...

Qualcuno nelle osterie [fra gli arditi, interviene Pietro Juri, 1926, l'informatore] non pagava... ma di solito pagavano...

Dopo Caporetto [ricorda una signora presente all'intervista] ... innanzitutto quando sono arrivati i tedeschi ... uccidevano i maiali, li mettevano a bollire e poi bevevano il grasso ... e stavano male o morivano, in tanti ... [sono molte le testimonianze simili] ... poi i civili del luogo sono stati portati via, internati. Prendevano via tutti gli uomini e i vecchi di casa, anche mio fratello.

Ad Albana, all'inizio della guerra, c'era un ospedale da campo in cui un dottore faceva morire tanti soldati italiani. Per un dito venivano là a medicarsi e morivano ... era austriaco, questo medico, ma non lo sapevano. Magari venivano dal fronte con una ferita da poco ... andavano in ospedale militare ad Albana di Prepotto e morivano [purtroppo la voce della signora è sommersa da quella di Juri e di Pizzoni...]. Queste cose me le raccontava mia mamma, che era del 1892 e che sapeva queste cose...

Ricorda Pizzoni che nel campo d'aviazione, quando potevano, gli aviatori portavano i bambini sugli aerei, a volare...
Quella era veramente guerra, per quelli che erano militari...
Averli visti che venivano giù ... saranno stati trenta quaranta militari ... roba da vergognarsi a vederli. Erano tutti di pantano i vestiti ... ancora attaccato ai vestiti ... un po' di terra un po' di sabbia. Averli visti quando arrivavano dal fronte c'era da piangere, robe da matti, uno che non ha visto non sa, ecco!

Ricorda la signora che la famiglia di Pizzoni era scappata, dopo Caporetto, verso Codroipo, ma sono stati via poco, perché non sono riusciti a passare di là. Sono andati via col carro e coi buoi e dopo sono ritornati. Avevano lasciato a casa una mucca e poi quando sono tornati non l'hanno più trovata: l'aveva un'altra famiglia che era rimasta...  

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